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Referendum popolare per l'abolizione del nuovo Codice della Strada

Il giorno 7 marzo 2025 è stata depositata presso la Corte di Cassazione la richiesta di referendum per abrogare (in taluni punti controversi) il nuovo Codice della Strada (Legge 177/2024) voluto dal ministro Matteo Salvini e che sta creando vasto allarme sociale e controversie legali che rischiano di intasare i tribunali di tutta Italia. 

L'introduzione delle nuove modifiche al Codice della Strada in Italia ha scatenato un acceso dibattito e diffuso allarme sociale. Le misure, presentate dal governo come un passo necessario per aumentare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti, hanno sollevato preoccupazioni tra cittadini, associazioni di categoria e giuristi, che temono un eccessivo inasprimento delle sanzioni e un impatto negativo sulla vita quotidiana. Da qui la richiesta alla Cassazione di indire un referendum abrogativo degli articoli contestati del nuovo e stavolto Codice della Strada.

L'iter procedurale per arrivare all'indizione del referendum abrogativo è dunque partito, il primo step è rappresentato dalla soglia delle 500 mila firme necessarie per impegnare la Corte di Cassazione a pronunciarsi sulla conformità alla Legge del quesito referendario e, in caso positivo, indire il referendum abrogativo. 

La raccolta delle 500 mila firme può avvenire anche in modalità telematica direttamente sul sito del Ministero della Giustizia che mette a disposizione una piattaforma (https://firmereferendum.giustizia.it/) dove poter ricercare tutte le richieste referendarie legalmente depositate. Non solo, tutti i cittadini italiani dotati di SPID o di Carta Elettonica Digitale potranno accedere alla piattaforma e apporre la propria firma.

Ecco il LINK per votare a favore del referendum per l'abolizione del nuovo Codice della Strada del ministro Salvini, mentre sotto il quesito referendario.

Il Quesito Referendario

«Volete voi che sia abrogata la LEGGE 25 novembre 2024, n. 177 "Interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, "limitatamente agli articoli: 1. Modifiche al codice della strada e al codice penale in materia di guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti; 3. Modifiche al codice della strada concernenti l'uso del dispositivo alcolock; 4. Modifiche al codice della strada relative all'inserimento della sospensione breve della patente correlata al punteggio, nonche' aggravamento delle sanzioni per condotte lesive della sicurezza stradale; 14. Modifiche alla legge 27 dicembre 2019, n. 160, in materia di monopattini e altri dispositivi; 21. Uso dei pannelli a messaggio variabile con valore prescrittivo; 24. Modifiche al codice della strada in materia di sanzioni per violazioni della disciplina della sosta e delle zone a traffico limitato"?».

Richieste di Abolizione

Nello specifico il quesito referendario chiede quindi l'abolizione dei nuovi articoli del Codce della Strada (riforma Salvini) che hanno cambiato la disciplina in materia di:

  • Guida in stato di ebbrezza e dopo uso di stupefacenti (art.1)
  • Normativa concernente l'uso del dispositivo alcolock (art.3)
  • Sospensione breve della patente per eccesso di velocità (art.4)
  • Normativa sui monopattini e altri dispositivi (art.14)
  • Uso dei pannelli a messaggio vaiabile per erogare sanzioni (art.21)
  • Sanzioni in Zone a Traffico Limitato

Per firmare la richiesta di referendum abrogativo delle modifiche al Codice della Strada vai qui: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/2700008

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